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Colori per la casa: la regola del 60-30-10

Colori per la casa: la regola del 60-30-10

By francesco

Quando si vuole rinnovare il look della propria casa giocando con i colori, la regola del 60-30-10 è un ottimo punto da cui partire. Una tecnica nata nel mondo dell’interior design che è utile per combinare colori che risultino armonici per ogni ambiente. Grazie a questo comodo suggerimento, anche i meno esperti del settore saranno in grado di donare un’atmosfera equilibrata e in armonia ad ogni spazio, lavorando appunto sulle proporzioni dei colori. I numeri infatti ci guidano nel raggiungere la perfetta armonia cromatica e si riferiscono a:

  • Il 60% della presenza cromatica è data dal colore primario;
  • Il 30% della presenza cromatica è data dal colore secondario;
  • Il 10% della presenza cromatica è data dal colore accento.

Non si tratta di certo di una massima rigida e assoluta: non si è obbligati a scegliere solo tre colori, ma una volta definiti sarà comunque più facile trovare sfumature in armonia.

60%: il colore principale

Il colore primario scelto per la casa dovrebbe rappresentare il 60% del tono presente all’interno della stanza, o meglio ancora di tutta l’abitazione. Colore che deve essere presente sulle pareti, sul soffitto, così come sui pezzi d’arredo più importanti come le tende o i grandi mobili del salone o in camera da letto. Per riassumere, il colore eletto come primario dovrebbe essere quello dominante all’interno dell’ambiente. Si tende ad utilizzare colori neutri o comunque chiari, che fungano da sfondo luminoso e che siano in grado di dare risalto agli altri toni utilizzati. Solitamente si opta per una gamma di colori che va dal bianco al beige anche se non mancano i casi di utilizzo di colori desaturati come il marrone chiaro o il giallo ocra.

30%: il colore secondario

Eccoci arrivati al colore secondario, che secondo i dati dovrebbe essere presente precisamente la metà rispetto a quello primario. Un mix che può essere generato dal pavimento, dai mobili, da un grande tappeto, a volte dalle tende, altre da un mobile di grandi dimensioni, tutti oggetti che svolgono un ruolo di supporto per generare un design elegante e in armonia. Al centro del lavoro c’è la voglia di creare quel contrasto che esalti entrambi i colori e che doni profondità all’ambiente, mantenendo una certa continuità degli spazi. In questo caso si può optare per un numero di soluzioni decisamente maggiori, anche se la scelta spesso ricade su colori scuri anche se poco accesi. Parliamo ad esempio del nero, del grigio topo e del marrone in tutte le sue varianti fino ad arrivare ai toni pastello e ai colori più desaturizzati.

10%: il colore accento

Quelli che in gergo si è soliti indicare come colori d’accento, altro non sono che quei complementi d’arredo che hanno lo scopo di attirare l’occhio dello spettatore. Tutta una serie di accessori, oggetti e tessuti che daranno quel tono vivido alla stanza e con cui stavolta ci si potrà sbizzarrire lavorando con la fantasia. Si potrà scegliere un tono vivace oppure uno tenue, a seconda dell’effetto voluto, ed utilizzare  cuscini, decorazioni, quadri, plaid e qualsivoglia complemento per un risultato eccezionale. Spesso un solo colore accento potrebbe non essere sufficiente: l’alternativa potrebbe essere utilizzare due colori (5%+5%) che però devono necessariamente matchare alla perfezione. Il consiglio è quello di estrapolare i due colori da un elemento a fantasia scelto per arredare, in modo da legarsi al resto con facilità. Attenzione anche a non esagerare con i toni più accesi, alla lunga possono stancare, nonostante siano più facili da modificare.